1. Il primo colloquio è gratuito?

Il primo colloquio non è gratuito, dato che è spesso uno dei più impegnativi da condurre, nonché uno dei più trasformativi.

2.  Quanto costano gli incontri?

I prezzi variano a secondo del tipo di prestazione che andrà erogata (colloqui individuali, colloqui psicologici, di sostegno o psicoterapeutici).

E’ possibile consultare le tariffe del professionista a questo link.

Ovviamente per ogni prestazione verrà rilasciata una fattura detraibile ai fini fiscali come prestazione sanitaria.

3. Posso pagare tramite POS?

Si, si accettano anche pagamenti con carta di credito tramite POS.

4. Le tariffe dello psicologo di cosa tengono conto?

  • tipo di prestazione professionale;
  • anni di formazione universitaria e post-universitaria;
  • strumenti di lavoro (test, questionari, libri e manuali, materiale di cancelleria);
  • spese legate allo Studio;
  • circa 150€ annuali per l’iscrizione all’Ordine degli Psicologi;
  • assicurazione professionale annuale;
  • contributi previdenziali (ENPAP);
  • tasse;
  • commercialista;
  • corsi di aggiornamento obbligatori (ECM);
  • iscrizione alle Società Scientifiche;
  • partecipazione a convegni e corsi di aggiornamento.

5. Quanto durano i singoli incontri con lo psicologo?

La seduta dura all’incirca 45 minuti.

6. Ogni quanto è necessario incontrare lo psicologo?

Determinare a priori la frequenza e la durata di un percorso di sostegno psicologico è difficile, in quanto è necessario tenere conto delle caratteristiche di ogni persona, della problematica per cui chiede aiuto e degli obiettivi con lei individuati, oltre che del momento del percorso psicologico in cui la persona si trova.

E’ possibile, comunque, fornire alcune indicazioni: le sedute individuali, generalmente, hanno una cadenza settimanale.

7. Se non sono di Roma?

Si offrono prestazioni psicologiche anche a distanza (online).

8. Posso interrompere in qualsiasi momento?

Assolutamente si, si è liberi di interrompere il percorso psicologico in qualsiasi momento.

Ciononostante sarebbe più opportuno, se la persona lo desidera, concordare con il professionista un’ultima seduta di sintesi e conclusione del percorso. 

9. Come posso verificare se il mio Psicologo è davvero chi dice di essere e non sta commettendo un abuso di professione? 

Per eseguire questo controllo, vi è uno strumento molto rapido ed efficace: l’Albo online degli Psicologi Italiani. Consultarlo, infatti, vi permette di verificare se il vostro psicologo è davvero chi dice di essere. 

Eseguire il controllo è molto semplice: è sufficiente cliccare al seguente link e inserire il nominativo della persona. 

10. Lo psicologo è tenuto al segreto professionale?

Assolutamente si! Lo psicologo, come da Codice Deontologico degli Psicologi Italiani, è strettamente tenuto al Segreto Professionale (art. 11-17 del Codice), derogabile solo previo valido e dimostrabile consenso del paziente o per ordine dell’Autorità Giudiziaria o qualora si prospettino gravi pericoli per la vita o per la salute psicofisica del paziente e/o di terzi.  

11. La spesa del servizio psicologico si può detrarre?

Sì: al termine di ogni seduta (sia in presenza che online) viene rilasciata regolare fattura che si può detrarre in quanto prestazione sanitaria.

12. Lo psicologo è tenuto alla trasmissione dei dati delle fatture all’Agenzia delle Entrate?

A seguito del D.Lgs. 175/2014 e del DM 01.09.2016, lo psicologo (alla pari di  medici, dentisti, ostetrici, infermieri, veterinari, etc.) è tenuto a inviare elettronicamente al Sistema Tessera Sanitaria (STS) i dati contabili relativi alle spese sanitarie sostenute dai suoi pazienti. Tali informazioni confluiranno nell’eventuale mod. 730 precompilato del paziente. 

Il paziente può opporsi a tale trasmissione dei dati, prima dell’emissione della fattura, tramite specifica richiesta verbale, che verrà annotata sulla fattura stessa. 

I modi in cui il paziente può manifestare la propria opposizione, sono due:

  • manifestando la propria opposizione prima dell’emissione delle fatture, come sopra descritto;
  • direttamente all’Agenzia delle Entrate, inviando una e-mail all’indirizzo di posta elettronica pubblicato sul sito internet dell’Agenzia, telefonando al Centro di assistenza o recandosi personalmente presso un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate e consegnando l’apposito modello di richiesta di opposizione, scaricabile al seguente link.

Nel caso in cui il paziente non si opponga a suddetta trasmissione dei dati fiscali, essi confluiranno nel mod. 730 precompilato, risultando così accessibili anche da parte delle persone alle quali il paziente è fiscalmente a carico (es: coniuge, genitori).

L’opposizione all’invio telematico dei dati non pregiudica la possibilità di scaricare la vostra fattura: potete, infatti, detrarre comunque le spese sanitarie. 

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