Chi sono

Sono il dott. Samuele Russo, psicologo.

Già a partire dal percorso di laurea, infatti, ed in particolare dalla tesi di laurea magistrale, mi sono occupato dell’influenza del contesto psico-sociale sulle funzioni esecutive, sul controllo inibitorio e sulla flessibilità cognitiva di individui in età giovanile (bambini in età scolare e preadolescenti). Mi sono inoltre occupato di come il contesto sociale influenzi le emozioni e caratterizzi le modalità di espressione o di repressione delle suddette. Nel mio lavoro di tesi ho proposto delle strategie di supporto e prevenzione del disagio giovanile basate sul collegamento tra la devianza e i sintomi psicosociali manifestati anche attraverso l’espressione comportamentale dei processi alla base delle funzioni esecutive. Questo lavoro mi ha portato ad osservare come molti fenomeni, fra cui quello della devianza giovanile, potessero essere analizzati dal punto di vista dell’espressione delle funzioni esecutive e delle emozioni dell’individuo. Queste conclusioni sono state anche ampiamente supportate dalle esperienze fatte durante il tirocinio formativo e la work-experience legati alla tesi di Master di Secondo Livello in Psicologia Pediatrica svolti in ospedale nei reparti di Pediatria e nell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale (UTIN). Per quanto riguarda i pazienti pediatrici mi sono occupato dell’elaborazione delle emozioni associate ad eventi traumatici legati all’ospedalizzazione, e a come la mancanza dell’elaborazione di tale vissuto traumatico possa poi presentare delle ricadute a cascata sia nel paziente che nei suoi familiari. Nell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale, invece, mi sono occupato delle ricadute emotive sui genitori, specialmente se molto giovani, del trauma dell’esperienza di ospedalizzazione e talvolta della morte del figlio neonato.

Contemporaneamente alla frequenza del Master di Secondo Livello in Psicologia Pediatrica, unitamente alla mia attività clinica centrata principalmente sulle emozioni e sul sostegno alle funzioni esecutive, ho anche iniziato a svolgere attività di ricerca nel campo delle funzioni esecutive e dell’attenzione, dapprima, all’incontro con il prof. Giacomo Capizzi dell’Università di Catania, ed in seguito, all’estero con il prof. Marcin Wozniak della Silesian University of Technology, e a Roma con i proff.ri Christian Napoli (con il quale era comunque già in atto una collaborazione professionale da lungo tempo), Christian Napoli (omonimo del precedente) e Paolo Roma dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Durante questo percorso ho avuto modo di migliorare il mio approccio clinico e di acquisire un metodo sperimentale, con tutti i paradigmi ad esso connessi, indispensabile alla conduzione di un’attività scientifica efficace e produttiva in termini di risultati concreti e quantificabili. 

Durante la mia attività di ricerca mi sono inizialmente occupato di sistemi di analisi e diminuzione dell’ansia e dello stress correlato al contesto, ed in seguito dell’impatto emotivo dell’ansia da prestazione anche sulla manifestazione delle funzioni esecutive e sul mantenimento dell’attenzione. Mi sono dunque occupato estensivamente di disturbi attentivi, del loro riconoscimento, della loro diagnosi e dell’intervento efficace e predittivo mediante l’utilizzo di interfacce adattative di supporto. Queste attività hanno portato alla pubblicazione, anche come primo autore, di alcuni lavori pubblicati in sedi internazionli (tutte indicizzate su Scopus), uno dei quali è stato premiato con un Best Paper Award.

Anche in seguito a queste esperienze, avendo potuto sperimentare nel concreto, e per un estensivo periodo, molteplici attività di ricerca e disseminazione dei risultati, ho deciso di partecipare a questo concorso di dottorato, in piena consapevolezza del mio personale gradimento, interesse ed ambizione verso le attività e possibilità che un simile percorso può offrire.