L’attacco di panico è la forma più acuta e intensa dell’ansia e ha le caratteristiche di una crisi che, pur durando generalmente non più di alcuni minuti, è così spiacevole da terrorizzare la persona al solo pensiero che una simile esperienza possa ricapitargli nuovamente.

Nel corso della vita occasionalmente può capitare a tutti di vivere uno o più attacchi di panico, specie in momenti particolarmente stressanti o di intensa attivazione emotiva. Questo di per sé non significa che la persona soffra di un disturbo di panico.
Quando invece simili episodi si presentano ripetutamente, in maniera del tutto inaspettata e imprevedibile, provocando la sensazione di perdita di controllo su di sé e sul mondo insieme alla necessità  di mettere in atto evitamenti che limitano notevolmente le normali attività  quotidiane, siamo di fronte a un disturbo che può necessitare di un trattamento psicoterapeutico.
La persona può ritrovarsi, per esempio, nell’impossibilità  di guidare, prendere un aereo, frequentare luoghi chiusi o spazi affollati, allontanarsi da luoghi conosciuti se non accompagnati da persone di fiducia, ecc, nel tentativo di evitare tutte quelle situazioni che teme potrebbero innescare un attacco di panico, caratterizzato da segnali corporei intensi (accelerazione del battito cardiaco, fame d’aria, nausea, tremori, secchezza alla gola, ecc), vissuti come minacciosi.
In questi casi livelli intensi di ansia anticipatoria, insieme a comportamenti di evitamento, rischiano di interferire notevolmente col funzionamento relazionale, sociale e lavorativo, limitando la libertà  di azione e di espressione del soggetto.

Gli attacchi di panico sono un disturbo molto diffuso, di cui l’OMS stima ne soffra fino al 3% della popolazione mondiale. Mentre i meccanismi di auto-mantenimento appaiono ormai riconosciuti, non sembrano esservi posizioni univoche rispetto alle cause, che dunque potrebbero dipendere da molteplici fattori soggettivi.

Per il trattamento appaiono particolarmente indicate tecniche psicoterapeutiche che si avvalgono del contributo di altre discipline, quali la mindfulness, tecniche di rilassamento corporeo e respirazione controllata, ecc.
L’intervento di uno psicologo psicoterapeuta può essere d’aiuto inoltre nel riconoscere i fattori sottostanti al panico, promuovendo la costruzione di strategie più funzionali e meno limitanti per gestire l’attivazione di emozioni intense.

Articolo curato da:

Dott. Samuele Russo – Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoterapeuta EMDR, Dottorando di Ricerca in Neuroscienze del Comportamento

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